Papà preoccupato per il futuro della figlia dopo la laurea: "riuscirà a mantenersi da sola?"
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Un figlio è una grande gioia, lo sappiamo bene, come siamo consci del fatto che dipende in tutto e per tutto dai genitori, almeno fin quando non riuscirà a trovare la sua strada. Le mamme e i papà lo accompagnano durante la crescita, ne favoriscono gli studi e molte volte spingono affinché segua un percorso di laurea. Cosa accadrà dopo? Riusciranno a trovare realmente un'occupazione, a diventare autonomi e ad andare avanti senza bisogno d'aiuto?
Sono proprio i pensieri che hanno attanagliato il papà di cui vogliamo parlarvi e che ha confessato più volte alla moglie. Certo, chi ha un figlio sa quanto sia complicato riuscire a dare una risposta alle domande che ci siamo appena posti poiché dipendono da troppi fattori.
I timori di un papà...
Vedere i figli crescere e sistemarsi per il loro futuro è il sogno di ogni genitore. Un desiderio comprensibilissimo - chi, del resto, vorrebbe il contrario? - che non sempre viene esaudito, o almeno non nei tempi sperati. Nella storia in questione una donna ha parlato dei timori del marito rispetto al futuro della figlia maggiore.
"Io e mio marito abbiamo due figlie di 18 e 20 anni - ha esordito la donna - Dopo tre anni la maggiore si laureerà a breve, ma mio marito mi sta assillando perché teme per il suo futuro. L'indirizzo scelto non ha nulla a che vedere con la scienza, e lui rimprovera me per la scelta che nostra figlia ha fatto e per la paura che andando avanti non sarà in grado di sostentarsi economicamente. È sicuro che farà qualcosa che non ha nulla a che fare con i suoi studi, ma con lei non parla apertamente, si limita a fare qualche battuta sarcastica - ha continuato - Sono stanca di tutto questo, ha 20 anni e sono sicura che abbia tutto il tempo per provvedere al suo futuro. Come posso gestire tutto ciò e smorzare i timori di mio marito?".
Un papà preoccupato, dunque, perché poco fiducioso rispetto alle scelte fatte dalla figlia.
Cosa consigliare ai figli?
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Sarà capitato a qualcuno di provare le stesse sensazioni e di voler tanto fermare il tempo, tornare indietro e consigliare ai figli qualcosa di più concreto per gli studi. Qualcosa che potesse avere un immediato riscontro pratico nella quotidianità e che fosse proficuo per non ritrovarsi davanti a improvvisi problemi. Ma sappiamo bene che tornare indietro nel tempo è impossibile - sarebbe il sogno di tutti, così da rifare tante cose e, magari, da non ricommettere gli stessi errori - perciò bisogna trovare la strada migliore per controllare le situazioni mano mano che si presentano.
Quando arrivano a un certo punto nel loro percorso di formazione è normale aiutarli a decidere rispetto ai successivi passi da compiere. La prima cosa che va capita insieme a loro è se c'è la voglia di continuare il proprio percorso di studi, oppure se si preferisce iniziare da subito a lavorare. Non è una decisione facile da prendere, ma va senza dubbio affrontata.
Se decidono di lavorare, allora un piccolo supporto nella scelta della professione da intraprendere è fondamentale, così come lo è consigliare una facoltà invece di un'altra. In entrambi i casi vanno considerate le velleità di ognuno, ma queste sono più o meno importanti di una stabilità per il proprio futuro? Quant'è complicato rispondere a questa domanda, non trovate?
A cosa avrebbe portato il comportamento di questo papà?
Qualunque sia la propria esperienza, una cosa è fondamentale: non è possibile ritornare sempre sugli stessi argomenti e rimuginare sulle questioni, accusando gli altri e creando tensione. In questo caso specifico il papà si stava comportando così, portando malumore e allontanando qualsiasi tranquillità dal suo nucleo. Cosa che hanno fatto notare molti degli utenti di Reddit. Rimproveri, disapprovazione, delusione nei confronti della scelta fatta dalla figlia, ormai tre anni prima visto che era alle soglie della laurea, non avrebbero portato a niente di buono, se non a una costante sensazione di inadeguatezza da parte della ragazza.
Imparare a gestire i proprio sentimenti, i pensieri e tutto ciò che ne deriva, allora, è fondamentale, così da poter vivere serenamente i rapporti familiari. Tu cosa ne pensi?