A lavoro gli vietano di mangiare durante brevi pause: "non farlo, altrimenti diventa una pausa pranzo"
A parte giorni di ferie, festività e fine settimana lontani dal lavoro, che servono per ricaricarsi e ritornare più attivi di prima, durante le ore lavorative è normale e giusto prendersi delle pause. Qualunque sia il lavoro svolto, è consigliabile, di tanto in tanto, alzare lo sguardo e distogliere la mente da quello che si fa, così da recuperare un attimo di energia.
Le pause, che sono brevi oppure più lunghe come quella del pranzo, sono attimi in cui ci si estranea dalle incombenze e si pensa ad altro, o almeno così dovrebbe essere. Ma non tutti sono d'accordo e la storia in questione ne è un esempio.
Come vanno le giornate lavorative...
CadoMaestro/Pexels
Le giornate lavorative di tutti sono scandite da momenti di lavoro intenso, dalla risoluzione di problematiche e vengono portati avanti gli obiettivi prefissati. Tra i mille impegni a cui si fa fronte ogni giorni, ci sono istanti in cui, per riprendersi un po', si fanno tra i 10 o i 15 minuti di pausa, oltre a rilassarsi durante il pranzo. È un modo per riposare gli occhi, per liberare la mente e pensare con più lucidità su come procedere per arrivare alla soluzione migliore.
In questi momenti di stacco cosa è meglio fare? Non c'è una regola precisa solitamente, ma ognuno cerca di trovare il modo migliore per ricaricarsi. Scambiare qualche parola con il collega, magari fare una telefonata, uscire un po' dall'ufficio per prendere una boccata d'aria, prendere un caffè e molto altro. Le attività sono davvero tante, nonostante il tempo sia poco, e tra queste c'è anche chi approfitta per fare uno spuntino.
A quanto pare, però, ci sono aziende che non condividono quest'ultima scelta, arrivando a sostenere che chi consuma cibo durante le piccole pause, in realtà si sta fermando per il pranzo. È accaduto a un dipendente del Texas, il quale ha raccontato la sua vicenda su Reddit.
Era corretta la richiesta del capo?
Pxhere
"Il mio lavoro è molto energico e non sempre ho tempo per una pausa pranzo completa - ha raccontato l'autore del post - Per questa ragione spesso bevo frullati proteici e mangio qualcosina di veloce nelle pause di 15 minuti. Non ho mai avuto problemi con questa organizzazione, almeno fin quando non è arrivato il capo a dirci che non potevamo mangiare durante queste piccole pause, altrimenti si sarebbero trasformate in pausa pranzo e avremo dovuto timbrare il badge per l'uscita - ha continuato - Non credo sia giusto, ma non so quali sono le regole precise al riguardo".
Dunque una piccola pausa avrebbe potuto straformarsi in quella principale della giornata e solo perché i lavoratori stavano consumando una bevanda o mangiando uno snack. Corretto o meno? Sappiamo bene che ogni azienda può mettere in pratica le sue regole, ma alla base di ogni scelta non può mai venire a mancare il rispetto verso i dipendenti e la comprensione di quelle che sono le loro singole necessità.
Gli utenti che hanno letto il post si sono trovati concordi nel sostenere che non era affatto corretto costringere un dipendente a non mangiare durante una pausa più breve. Se i tempi non venivano rispettati era giusto, in caso contrario lasciare libera la persona di impiegare quei pochi istanti come preferiva sarebbe stato sicuramente più corretto e rispettoso.
Tu che ne dici di quello che è successo?