"Una mamma ha bloccato il mio viale con l'auto e non si è spostata per aspettare il figlio: mi sono vendicato"
Quando si abita in città oppure in posti molto frequentati potrebbe capitare di avere problemi di parcheggio e di dover fare qualche giro in più per riuscire a sistemare l'auto, rientrando poi a casa. Se, al contrario, si vive in campagna o lontano da luoghi di interesse la situazione cambia, ma cambia anche se si ha un viale privato in cui posteggiare. Siamo abbastanza sicuri che, in casi del genere, non ci saranno problemi e il rientro sarà tranquillo. Non è sempre così.
Quando accadono piacevoli imprevisti...
Ivan Radic/Flickr
Un uomo ha raccontato la sua piccola disavventura sul portale Reddit, dove si è sfogato rispetto a un atteggiamento che ha ritenuto molto scortese da parte di una donna al volante e che l'ha portato ad escogitare una piccola e innocua vendetta.
"Abito vicino a una scuola e capita diverse volte che alcuni genitori parcheggino la macchina nel mio viale per aspettare i figli - ha esordito l'uomo - la cosa non mi disturba, se non ho niente da fare e non devo uscire non mi importa che lo facciano. Un giorno, però, stavo rientrando a casa e ho trovato una donna parcheggiata nel mio viale. Sono sceso dall'auto e le ho chiesto di spostarsi per farmi entrare, dicendole anche che avrebbe potuto rimettersi nella stessa posizione una volta passato. Mi ha risposto che sarebbe rimasta per pochi minuti e non ha voluto spostarsi - ha continuato l'autore del post - le ho fatto presente che era la mia proprietà e che volevo rientrare a casa, ma la situazione non è cambiata".
La donna non aveva alcuna intenzione di lasciar passare il legittimo proprietario di casa e non si era mossa di un centimetro. Un atteggiamento sicuramente errato, considerando non solo che non si trattava di uno spazio pubblico, ma anche per il fatto che l'uomo era stato gentile a tal punto da dirle che, una volta entrato lui, avrebbe potuto parcheggiare nuovamente in quello spazio. Perché non muoversi?
Cosa fare davanti a simile comportamento?
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Vedendo che la donna non aveva alcuna intenzione di muoversi, il padrone di casa ha posteggiato l'auto bloccando non solo il viale, ma anche lei. Scendendo dall'auto le ha detto che non poteva aspettare i suoi tempi e che doveva correre in casa, per cui se aveva necessità di uscire, avrebbe potuto chiamare la polizia. Cosa che ovviamente non le conveniva, considerando che si trovava in una proprietà privata.
"Lo sguardo sul suo volto è stato incredibile - ha confessato l'uomo - Aveva realizzato quanto stava accadendo e dopo un po' ho sentito che suonava il clacson e poi ho sentito il campanello. Ho risposto solo perché era suo figlio, dicendo che avrei lavato le mani e sarei uscito a spostare. Una volta fuori casa mi sono diretto lentamente verso la mia auto - ha continuato - ho sistemato lo specchietto, il sedile, mi sono spostato con molta calma e, mentre io ancora stavo avanzando, ho sentito le suo gomme fischiare sull'asfalto e lei che, dicendomi qualcosa di brutto, è uscita a tutta velocità dal viale".
La sua vendetta si era consumata.
Ha avuto ragione a reagire in questo modo?
Non è certo bello pensare di fare qualcosa solo per vendicarsi e infastidire gli altri, ma dobbiamo ammettere che rimanere impassibili davanti a una situazione del genere non è facile. Il padrone di casa ha cercato in tutti i modi di far capire alla signora in auto che era suo diritto entrare nella proprietà, ma a quanto pare ci sono persone che non hanno il minimo senso del rispetto. Lei aveva deciso che quello era il posto giusto per aspettare suo figlio all'uscita da scuola e ha pensato che non era necessario ascoltare quanto le veniva detto. Ecco che si è ritrovata bloccata e che i pochi minuti di attesa si sono trasformati in qualcosa di più estenuante. Ne valeva la pena?
A pensarci bene no: permettere all'uomo di rientrare in casa e rimettersi, poi, parcheggiata nello stesso posto non le sarebbe costato nulla. Ma lei no, non aveva voluto farlo e ne aveva pagato le conseguenze, seppur piccole. Gli utenti del web si sono schierati a favore dell'autore del post, sostenendo anche come quella mamma non fosse nemmeno stata in grado di affrontarlo, ma avesse mandato suo figlio a bussare.
Tu a chi dai ragione e, al posto del nostro protagonista, come ti saresti comportato?
