Babysitter chiede ferie con 7 mesi di anticipo, ma all'ultimo c'è un problema: "se non vieni ti licenzio"
Il lavoro è una cosa molto importante per tutti noi. È il motore che ci fa andare avanti giorno dopo giorno, è il nostro impegno quotidiano, uno dei tanti modi per tenere la mente attiva e non lasciarsi andare alla noia. I mestieri conosciuti sono davvero tanti e tra questi c'è quello della babysitter. Un ruolo molto bello per cui si sta accanto ai bambini, si gioca con loro, si trasmettono saperi e molto altro. La positività del lavoro nel particolare e nel generale è fuori discussione, ma quando questo diventa fin troppo preponderante, riuscendo quasi a mettere in ombra altre cose importati della vita?
Lavoro e vita privata
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La storia che stiamo per raccontarvi parte proprio da una simile considerazione: è normale annullarsi del tutto pur di portare avanti il proprio lavoro e non scontentare in nessun modo il capo? Per molti la risposta è si, ma non è il pensiero che accumuna tutti. Ci sono persone che tengono alla propria professione, farebbero l'impossibile per far andare ogni tassello al proprio posto, ma non hanno alcuna intenzione di rinunciare alla sfera privata. Desideri, famiglia, hobby, socialità, viaggi e molto altro non possono passare sempre in secondo piano per il benessere dell'azienda o della persona per cui si lavora. Peccato che non sia comprensibile per chiunque.
La giovane donna protagonista della storia si è trovata proprio al centro di una scomoda situazione a causa di una richiesta perentoria che il suo datore le ha fatto. "Mia sorella sta per sposarsi e avrò bisogno di assentarmi da lavoro dal giovedì alla domenica - ha raccontato in un post su Reddit - per non creare problemi ho avvisato 7 mesi prima, ricordando il mio impegno ogni mese. Mi occupo di due bambini di 6 e 8 anni e questa è la prima volta che chiedo del tempo per me. Il mio capo mi ha sempre detto che non c'era problema, ma a distanza di una settimana i problemi sono sorti".
A quanto pare, il suo capo le ha mandato un messaggio in cui diceva che aveva estremo bisogno della sua presenza proprio nel weekend del matrimonio a causa dell'impossibilità di trovare una sostituta. La lavoratrice, allora, si è scusata, ma ha fatto presente di aver chiesto con largo anticipo le ferie e di non voler per alcuna ragione perdere le nozze.
Un massaggio per nulla cortese
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Del resto, quando un lavoratore, qualunque sia la sua professione, chiede dei giorni di ferie, è normale che non solo vengano accordati, ma che si faccia il possibile per organizzarsi in modo da poterlo sostituire, senza chiedergli all'ultimo istante di rinunciare. In questo caso è accaduto l'esatto contrario, e nonostante la babysitter si fosse resa disponibile anche a cercare in prima persona una sostituta, ha ricevuto un brutto messaggio dalla mamma dei bimbi.
"Mi ha mandato un messaggio dicendomi che se non mi fossi presentata a lavoro nel weekend, dal lunedì sarei stata disoccupata" - ha scritto la giovane. Una minaccia di licenziamento in perfetto stile che ha messo in ansia la nostra protagonista, anche se comunque non intendeva rinunciare a qualcosa di importante per la sorella. Ecco che la sua risposta non si è fatta attendere, e ha comunicato alla mamma dei bambini la sua decisione: "questo è un momento importante per mia sorella e se partecipare significherà perdere il lavoro, dovrò accettarlo".
Che sia normale un comportamento del genere da parte del capo, e quindi sbagliata la risposta della lavoratrice, oppure no?
Cosa fare?
Per gli utenti non ci sono stati dubbi: "inizia a cercare un altro lavoro" - questo è stato il consiglio che è arrivato maggiormente. Come dare torto, del resto, a una simile idea. Un datore di lavoro dovrebbe sempre rispettare i proprio dipendenti, sia che si tratti di ambienti grandi, sia in situazioni più "familiari" come quella della babysitter. È vero che i lavoratori, a loro volta, devono dare il corretto contributo e avvisare quando non sono disponibili, ma non bisogna mai approfittare della loro dedizione. Licenziare una giovane solo perchè non poteva rinunciare alle ferie quando le aveva comunicate ben 7 mesi prima è a dir poco scorretto.
È importante rispettare gli impegni presi, non far mancare il proprio apporto senza preavviso - salvo imprevisti - ma un lavoratore non dovrebbe mai dimenticare il suo valore e l'importanza che riveste in un enorme ingranaggio. E, forse, questa giovane lavoratrice ha compreso bene simile pensiero, facendo valere le sue ragioni e rischiando di perdere il lavoro, ma senza rinunciare alla sua "dignità" di lavoratrice.
Sei d'accordo o avresti saltato il matrimonio?