"Una mamma ha portato il figlio di 11 anni nello spogliatoio femminile: mi sono sentita molto a disagio"
Qual è, di solito, la prima e l'ultima cosa che si fa quando si entra e prima di andare via dal proprio centro sportivo? Si passa per gli spogliatoi. Chiunque entra in questi locali, al di là della disciplina che deve praticare, per togliere giacche, posare borse, cambiare le scarpe e così via. E tendenzialmente tutte le strutture sono provviste di spogliatoi maschili e femminili, ma cosa fareste se trovaste una persona dell'altro genere nel vostro ambiente?
L'imbarazzo di una donna
Ketut Subiyanto/Pexels
La divisione di generi per bagni e soprattutto spogliatoi è legata a una questione di privacy e permette a tutti - si spera - di sentirsi a proprio agio. Una donna ha confessato, però, di aver provato forte malessere l'ultima volta in cui è andata a fare sport e usato le cabine riservate. Il messaggio di sfogo è apparso su Mumsnet e ha ricevuto non pochi commenti.
"Sono arrivata in ritardo alla lezione di acquagym - ha esordito la donna - avevo indossato già il costume e dovevo solo spogliarmi prima di entrare in piscina, ma quando sono arrivata negli spogliatoi ho visto che c'era un bambino che avrà avuto intorno ai 12 anni. Mi sono svestita davanti a lui, ma è stato molto imbarazzante. Era più alto di me - ha continuato la donna - quando poi sono entrata in piscina, il mio amico mi ha visto turbata e mi ha chiesto cosa fosse successo, così gli ho detto quanto appena accaduto".
Secondo il racconto dell'autrice del post negli spogliatoi della sua palestra non c'erano cabine singole di cui usufruire, ma spazi comuni con panche su cui poggiare tutto il necessario per cambiarsi. Ecco perché in presenza del bambino, lei non abbia potuto in qualche modo sottrarsi al suo sguardo.
Esagerata o no la reazione della donna?
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"Il mio amico poi è andato a parlare con la mamma del bambino e ha scoperto che aveva 11 anni - ha scritto ancora la donna - La mamma si è arrabbiata e ha detto che aveva tutto il diritto di portare il figlio nello spogliatoio femminile data l'età. Una volta uscita mi sono lamentata anche con la direzione. Non ho un figlio e non so cosa significhi gestirlo, ma è normale che a 11 anni non usi gli spogliatoi maschili?".
Molte persone si sono espresse sulla questione, riportando la propria conoscenza al riguardo e le proprie esperienze personali. Per diverse di loro l'età per poter entrare negli spogliatoi femminili con la propria mamma era di 8 al massimo 9 anni, mentre per altre non era così strano averlo lì presente, considerando che si trattava pur sempre di un bambino. Altre mamme hanno parlato della libertà del proprio figlio e di come questo abbia avuto la possibilità di entrare negli spogliatoi maschili da solo sin da un'età tenerissima. "Mio figlio ha iniziato ad andare da solo negli spogliatoi da quando aveva 9 anni" - si legge in un commento. Questa scelta, però, non ha trovato d'accordo tutte, poiché alcune hanno detto che anche i bambini potrebbero sentirsi a disagio tra tanti adulti e completamente soli.
Come fare per non mettere in imbarazzo gli altri
Ognuno ha la propria esperienza e il proprio punto di vista al riguardo, ma non è escluso che le altre persone presenti possano sentirsi in imbarazzo, nonostante la giovane età del bambino. Tutto diventa più serio se non dimostra i suoi anni effettivi, ma sembra anche più grande. La domanda che sorge, a questo punto è: come fare per evitare che gli altri possano prendersela e portare con sé il proprio figlio? Importante è chiedere alla struttura i permessi necessari, senza prendere individuali iniziative, e poi dovrebbe essere lo stesso centro sportivo, magari, a rendere nota la possibilità di simili evenienze, creando cabine privé nelle quali potersi cambiare qualora qualcosa dovesse arrecare fastidio.
Pensi che sia così grave come l'ha definita l'autrice del post o che si possa passare oltre, senza badare troppo a un bambino di 11 anni?
