Dopo 2 anni si "vendica" del comportamento della cognata: "mi aveva chiesto 200$ per badare a mio figlio"
La famiglia non è solo un nucleo "biologico" a cui si è legati, il significato profondo di un simile gruppo di persone sta nell'assistersi a vicenda, nel volersi bene e nel cercare di dare una mano nei momenti di bisogno e difficoltà.
Sarà capitato almeno una volta nella vita a ognuno di noi di rivolgersi ai genitori, ai fratelli, ai cognati per avere assistenza, magari per un problema imprevisto a cui non riusciamo a far fronte da soli. Ma cosa fareste se, per aiutarvi, vi chiedessero tanti soldi? Questo è il punto da cui parte l'intera vicenda che stiamo per raccontarvi.
Una diatriba tra cognate
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La problematica in questione è stata narrata su Reddit e vede come protagoniste due donne. A raccontare l'accaduto è una mamma che, per uno spiacevole imprevisto, si è vista costretta a chiedere assistenza alla sua famiglia, nello specifico alla fidanzata del suo fratellastro.
"L'asilo nido frequentato da mio figlio ha avuto un lutto improvviso e, poiché si tratta di una piccola struttura gestita in famiglia, sono stati costretti a chiudere, avvisandomi alle 3 del mattino - ha esordito la donna - Il giorno dopo avrei avuto un'importante riunione a lavoro e non mi sarei potuta assentare per nessuna ragione al mondo, così ho pensato di chiedere aiuto alla mia famiglia per sistemare il mio bambino e l'unica che non era occupata con il lavoro era mia cognata - ha proseguito - L'ho chiamata e mi ha detto che avrebbe potuto fare da babysitter per sole 6 ore e al prezzo della 'tariffa famiglia', ovvero 200 dollari".
Dunque, la cognata non avrebbe badato al nipotino gratuitamente, ma chiedeva un compenso per nulla basso, pur facendolo passare come "scontato" visto che si trattava di un affare di famiglia. Ma perché chiedere una retribuzione?
Arriva il momento della rivalsa
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L'autrice del post ha spiegato che la ragazza del fratellastro aveva giustificato la richiesta con la necessità di sostentarsi, affermando che quel lavoretto rappresentava una delle poche entrate e che non poteva fare altrimenti - anche se, come si legge nel post, a pensare a lei economicamente era il compagno e per ogni piccola cosa. E poi non stava applicando la tariffa oraria solita, facendole anche un favore. Non potendo fare diversamene, la mamma ha accettato, ma non ha mai dimenticato questo "affronto" e la scortesia usata dalla cognata nei suoi riguardi. Così si è arrivati a 2 anni dopo l'accaduto, quando i ruoli si sono capovolti.
"Passano due anni, con il mio fratellastro si lasciano, ma hanno un figlio e lei è finalmente costretta a trovare un lavoro per sostentarsi - si legge ancora nel post - Un giorno ha un imprevisto, com'era successo a me, e chiede chi tra noi familiari poteva prendersi cura del bimbo. Le ho risposto che ero disponibile e che l'avrei fatto per la stessa tariffa agevolata che lei aveva fatto a me - ha confessato - Mi ha insultata".
Gli utenti hanno fatto notare un dettaglio...
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Dunque la cognata, nei ruoli invertiti, non poteva accettare che la nostra protagonista le facesse pagare un "salario" per aiutarla con il figlio, quando lei aveva fatto lo stesso qualche anno prima. A quanto pare arriva il giorno in cui le scortesie fatte potrebbero ritorcersi contro e andare a sfavore di chi le ha compiute originariamente. Ma siamo curiosi di dirvi cos'hanno commentato gli utenti: a chi pensate che abbiano dato ragione?
La cosa che hanno fatto presente ha riguardato proprio la tariffa. Per la maggior parte delle persone che hanno commentato, la donna non avrebbe dovuto affatto chiedere 200$. Il suo errore era quasi imperdonabile, considerando che nel frattempo c'era stata l'inflazione e che la tariffa sarebbe dovuta essere maggiorata di almeno 50, se non addirittura 100 dollari. "Mi dispiace, ma hai dimenticato l'inflazione, avresti dovuto raddoppiare" - recita un commento.
E se tanti sono stati d'accordo con questa affermazione, altri hanno sottolineato che in famiglia non dovrebbero essere chiesti pagamenti per dare una mano, ma si dovrebbe farlo per bontà. Tu di che opinione sei?