30enne mostra le differenze generazionali nel mettere a dormire un neonato
Alcuni insegnamenti sembrano intramontabili: parliamo di quelle "perle di saggezza" che vengono tramandate dai genitori ai loro figli per generazioni, come quando ci viene detto da bambini di stare sempre molto attenti mentre si attraversa la strada e così via.
Questo per dire che alcune regole di vita sono destinate a rimanere sempre le stesse nonostante lo scorrere del tempo. Eppure argomenti sensibili come il prendersi cura di un neonato hanno subito significativi cambiamenti: solamente nell'arco di tempo di una generazione si sono drasticamente trasformati.
Le differenze nell'accudire un neonato negli ultimi 30 anni
@thingsiwishihadknown_/Instagram
A rendere evidente i grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni ha contribuito un simpatico video su Instagram: madre e figlia sono state le protagonista di un confronto dove parlavano dei loro modi di accudire un figlio neonato.
Non è di certo un mistero: un bambino appena nato richiede moltissime attenzioni, probabilmente di più di qualunque altra creatura. Il perché è abbastanza ovvio: un neonato è fortemente dipendente dalla sua mamma e dunque quest'ultima dovrà occuparsene a 360°.
Ma cos'è cambiato ad esempio nel modo di crescere un figlio tra queste due madri? Monsen, 30 anni, ha discusso a lungo di alcune abitudini nel prendersi cura di un bimbo con la sua mamma LeighAnn, 63 anni, e proprio quest'ultima ha cominciato raccontando alcune raccomandazioni che lei era solita seguire: "riguardo al sonno ho sempre messo tutti e 5 i miei figli a dormire a pancia in giù perché così era consigliato dai medici".
A questa affermazione possiamo vedere nel filmato Monsen sgranare gli occhi colpita da quanto appena detto dalla madre: quando è lei a prendere la parola racconta che adesso è fortemente raccomandato far dormire un infante a pancia in su! Dunque le indicazioni per la salute dei piccoli sono diametralmente cambiate. Vediamo cos'altro non è più come prima.
Perché le raccomandazioni mediche sono cambiate così tanto?
"Prima i bambini dormivano nella stessa stanza dei genitori - in culla - per 2 mesi scarsi, mentre ora viene consigliato di farli stare con loro dai 6 mesi fino a un anno.", ha rivelato Monsen.
Inoltre prima nella culla del bambino erano presenti giocattoli, protezioni morbide sulla struttura e altri oggetti, ma ora invece si dovrebbe tenere l'ambiente dove dorme il bambino il più "libero" possibile per evitare ogni sorta di stimoli e facilitare il sonno del piccolo. Anche il modo di supervisionare i figli durante la notte è molto diverso.
Infatti le mamme di qualche tempo fa prima si affacciavano ogni tanto per controllare la prole, adesso vengono installati dei monitor per aver sempre uno sguardo sui bimbi. Viene quindi da domandarsi come sia possibile che le raccomandazioni sia diventate praticamente opposte nel corso di pochi decenni.
Pensandoci bene, però, l'avvento di internet e la fruibilità di maggiori informazioni ha reso tutto diverso: sono stati condotti numerosi studi, ricerche, la possibilità di aggiornarsi e informarsi è divenuta sempre più alla portata della gente. Questo è certamente un bene, ma aldilà delle nozioni e delle raccomandazioni che andrebbero seguite rimane unico e inimitabile l'istinto di un genitore, proprio come afferma Monsen. Voi cosa ne pensate?