Chiede alla madre di badare al nipotino, ma lei si rifiuta: "non intendo farlo gratis"
I tempi in cui i ruoli di genere erano ben distinti e "funzionali" al mantenimento di una famiglia sono oramai tramontati: non si può certo dire che oggigiorno ci sia una netta distinzione tra chi si prende cura dei bambini e della casa e chi lavora per portare il denaro.
Tutto evolve e bisogna adattarsi ai mutevoli contesti, ma alle volte non è affatto semplice: farlo talvolta ha un costo, letteralmente. Lo ha imparato a sue spese l'uomo di questa vicenda: le sue convinzioni sono crollate come un castello fatto di carte.
Il racconto dell'uomo e la sua frustrazione
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Come sopraddetto non vi è più una sostanziale differenza di genere riguardo alcuni compiti: in moltissimi casi all'interno di una famiglia entrambi i genitori lavorano e devono occuparsi dei loro figli nonché della casa dove vivono. Anche l'uomo di questa vicenda si è ritrovato in questa situazione, ma pensava di poter contare sull'aiuto di sua madre poiché lei era in pensione.
Fino a poco tempo prima la moglie dell'individuo si era potuta occupare del bambino, 3 anni, ma ora le era stato proposto un prolungamento del suo contratto lavorativo per i prossimi 6 mesi, un impiego ben retribuito al quale la coppia non intendeva rinunciare. Va inoltre detto che i due vivono sotto lo stesso tetto dei genitori dell'uomo, ma per la precisione è lui il proprietario dalla casa.
Provvede infatti a pagare tutte le spese relative al mutuo e al mantenimento dei genitori, fanno eccezione le utenze: le uniche spese alle quali il padre e la madre contribuiscono. Proprio per via di queste premesse marito e moglie erano piuttosto certi di poter contare sull'ausilio della nonna. Tuttavia la risposta della donna è stata inaspettata.
La risposta della nonna
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"Mi spiace, ma non credo di potercela fare. Posso occuparmi del bambino per un massimo di 3 giorni a settimana: più di così finirei per stancarmi troppo e in ogni caso non avrei più tempo per me stessa", aveva comunicato la madre al figlio. L'uomo è rimasto sorpreso e deluso da quella notizia...
"So che è una responsabilità e un carico di lavoro notevole per una persona (mio padre non è molto collaborativo) ma, credevo che ci sarebbe stata più comprensione da parte di mia madre. Voglio dire, anche se non l'ho mai fatto pesare loro, siamo io e mia moglie a provvedere alla maggior parte delle spese e non abbiamo mai chiesto nulla in cambio.", ha dichiarato il giovane marito sul forum dove si è sfogato.
Molti utenti si sono affrettati a rispondergli: "guarda che i tuoi genitori non ti devono nulla, se avete stabilito quelle premesse per vivere sotto lo stesso tetto ora non puoi aspettarti che accettino automaticamente la tua richiesta", ha scritto qualcuno, "ti ha comunque proposto di badare a tuo figlio per 3 giorni a settimana, potresti quindi cercare qualcuno che si occupi di lui per i restanti 4, non mi sembra male", ha scritto un altro ancora. C'è poi un'importante considerazione da fare.
L'importanza di apprezzare alcuni gesti
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Troppo spesso non viene riconosciuto il giusto valore agli sforzi fatti per accudire un bambino o per tutte le quelle faccende domestiche che sono di fatto al pari di un lavoro: se si desidera una persona disposta a pulire la propria casa la si dovrà infatti pagare e anche l'assistenza all'infanzia, sia essa intesa come un asilo nido o una babysitter, ha un suo costo, peraltro non indifferente.
I nonni poi sono generalmente persone anziane e pertanto non dovrebbe affaticarsi, il loro contributo spesso è essenziale, ma dovrebbe essere riconosciuto e valorizzato, in nessun caso preteso.
Dunque chiedere un aiuto ai propri famigliari è legittimo, imporlo no. Lo stesso vale per gli sforzi compiuti, indipendentemente dal genere, da chi si prende cura della casa: anche se non c'è un guadagno in termini economici bisognerebbe sempre apprezzare chi mantiene sano e pulito l'ambiente domestico e non darlo invece per scontato. Voi cosa ne pensate?
