Costruiscono una recinzione per proteggere la privacy: "i vicini chiedono di abbatterla perché è brutta"
A volte i rapporti più difficili da gestire non sono con i familiari, non sono con gli amici e nemmeno con i colleghi di lavoro, quelli più complicati potrebbero essere proprio con i vicini di casa. Persone con cui dobbiamo intrattenere un minimo di rapporto, ma che potrebbero creare non pochi problemi. Sarà capitato più o meno a tutti di avere qualche battibecco con le persone che abitano accanto. C'è chi riesce a risolvere con un confronto pacifico e chi, addirittura, arriva a contenziosi legali per la risoluzione di problematiche.
I protagonisti di questa vicenda si sono ritrovati a dover affrontare un grande problema proprio a causa delle lamentele portate avanti dai vicini. Vi spieghiamo.
Rapporti tra vicini... difficili
Robert Wade/Wikimedia commons - CC BY-SA 2.0 DEED - Not the actual photo
Avere dei vicini di casa non vuol dire necessariamente conoscere persone cordiali con cui scambiare qualche parola quando ci si incontra. Avere un vicino può rappresentare in tante circostanze un grosso problema. Purtroppo non tutte le persone hanno chiaro il concetto di rispetto del prossimo, per cui potrebbero far rumore ad orari non consentiti, far abbaiare il cane durante la notte o alle prime luci dell'alba, magari parcheggiare l'auto laddove non dovrebbero, oppure decidere di mettere i bastoni tra le ruote se si cerca di apportare una miglioria alla propria abitazione.
I motivi per cui tante volte si creano discussioni sono innumerevoli, e tra questi non capita di rado che siano proprio delle modifiche alla casa che fanno innescare la miccia. Cosa che è accaduta a Michael ed Emma Jackson, di Barnoldswick, nel Lancashire, Regno Unito.
Cos'è accaduto?
Needpix
L'intera vicenda è nata da una recinzione che i coniugi hanno installato davanti casa. Un cambiamento alla proprietà che ha mandato su tutte le furie i vicini. Secondo quest'ultimi, la modifica era esteticamente sbagliata e non si intonava con lo stile della strada e delle altre abitazioni. Motivo per cui è stata fatta richiesta alle autorità che gli Jackson la rimuovessero.
Ricorso che è stato respinto, mentre la famiglia ha ottenuto la concessione alla costruzione, seppur retroattiva. Dunque, gli Jackson avevano costruito il muro di protezione senza farne richiesta, e solo in un secondo momento avevano chiesto una sorta di condono, che all'inizio era stato rifiutato, ma poi accettato. Questo gli aveva consentito di mantenere la costruzione e la loro privacy.
Le motivazioni da entrambe le parti...
Peter Stevens/Flickr - Not the actual photo
Dunque i vicini dei due coniugi sostenevano che la recinzione non fosse in linea con l'estetica del quartiere e che creasse "scompiglio" visivo, motivo per cui non volevano che venisse mantenuta. Dal canto loro, però, gli Jackson hanno sostenuto che si trattava di una questione di privacy.
"I responsabili della pianificazione hanno sostenuto che la nostra struttura non fosse in linea con un disegno di sostenibilità, di design e di accordo con l'ambiente nella nostra strada - ha affermato il signor Jackson - ma tengo a far presente che nel quartiere non c'è uno stile ben definito, bensì un mix di facciate e scelte per cui non saremmo i soli a dovere intervenire sulla nostra casa. Secondo punto per cui non mi sento in torto - ha continuato l'uomo - è legato a una questione di privacy. Una proprietà vicina ha un circuito di telecamere di sorveglianza che puntano sulla nostra, togliendoci la riservatezza che occorre. Anche in questo caso non sono state rimosse dopo le nostre richieste, motivo per cui abbiamo innalzato un muro che ci consenta di non essere visti quando entriamo, usciamo da casa o semplicemente stiamo in giardino".
Giusto o sbalgiato?
Se da una parte, quella dei vicini, le ragioni sembrano buone per una questione di decoro e di modalità in cui è stata innalzata la recinzione, dall'altra anche la famiglia Jackson sembra avere i suoi motivi per aver agito in un determinato modo. Per quanto riguarda le autorità di zona, è stato dato l'ok a lasciare la struttura così com'è perché non troppo invasiva e a sostegno della riservatezza.
I modi per fare le cose sono tanti e sicuramente si dovrebbe agire secondo legge e non richiedendo il permesso solo a posteriori. Ma siamo sicuri che sia davvero così sbagliata la scelta di questa famiglia, considerando anche la presenza delle telecamere nelle proprietà vicine?
Tu cosa ne pensi?