Il capo gli chiede di andare a prendere un collega a lavoro, lui si rifiuta categoricamente
Il lavoro è parte integrante della nostra vita, possiamo dire che aggiunge un senso all'intera esistenza. Di certo è necessario in termini strettamente economici. Comunque la si voglia vedere, tranne per poche cerchie di persone, c'è bisogno di lavorare.
Nella maggior parte dei casi dunque si ha a che fare con dei colleghi, ovvero individui come noi che svolgono mansioni simili alle nostre o del tutto identiche. Il punto è questo: la collaborazione, il lavoro di squadra, sono essenziali per alleggerire le proprie "fatiche" e per ottimizzare i risultati sul campo. Tuttavia si ha spesso a che fare con persone che si approfittano del gioco di squadra, esattamente come in questa vicenda.
La richiesta del capo al dipendente
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Un utente di un noto forum ha voluto condividere quel che gli è capitato durante una sua giornata lavorativa, quindi ha chiesto l'opinione degli internauti a tal riguardo.
L'uomo ha dichiarato di avere la fortuna di abitare molto vicino al luogo in cui lavora e pertanto di recarcisi con la macchina in pochi minuti. Tuttavia il suo capo gli ha chiesto un favore: andare a prendere un collega che aveva avuto problema con la sua vettura. Il fatto è che la persona in questione da andare a prendere vive a più di 30 km di distanza dal nostro protagonista...
Così l'individuo ha domandato se gli sarebbe stato retribuito il tempo necessario per dare il passaggio al collega (andata e ritorno) e se avrebbe ricevuto un rimborso per la benzina commisurato al chilometraggio che avrebbe dovuto percorrere.
"Onestamente pensavo fossi più un tipo da 'gioco di squadra'", gli ha risposto il suo manager alludendo che quel favore lo avrebbe dovuto fare senza ricevere nulla in cambio. Perciò lui l'uomo non ha esitato a dare la sua risposta.
I commenti degli internauti
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Senza pensarci due volte ha risposto al suo capo che non sarebbe andato a prendere il collega senza essere ricompensato. Il manager si è arrabbiato: era ben consapevole che sarebbero stati sotto personale. Dunque il ragazzo ha suggerito di pagare un taxi al collega, ma il suo manager l'ha deriso per quell'idea stroncandola sul nascere.
Come previsto - durante il turno lavorativo - i lavoratori tutti si sono trovati in difficoltà per la mancanza di quel collega. Il ragazzo però è rimasto dell'idea di aver agito nel migliore dei modi: "praticamente il mio capo non voleva pagare per un taxi, ma avrebbe sfruttato volentieri me, il mio tempo e il mio orario di lavoro per farmi fare da autista. Insomma non avrebbe avuto problemi a considerarmi come un taxi meno costoso", ha quindi affermato.
Gli utenti hanno quindi risposto dando i loro pareri: "30 km ad andare e a tornare, senza essere minimamente rimborsato. Puoi stare tranquillo che il giorno seguente si sarebbe dimenticato di quel favore: hai fatto bene a non cedere alla sua richiesta", ha scritto uno, "non avrebbe potuto pagare un taxi ed essere lui 'a fare il gioco di squadra'?", ha fatto notare un altro, "ma non poteva uscire lui per andare a prendere quel dipendente?", ha domandato un altro ancora. Voi cosa ne pensate?