Donna racconta: "i miei genitori mi obbligavano a fare compiti scolastici aggiuntivi, era un vero incubo"
Il periodo scolastico difficilmente accetta le mezze misure: o lo si ama o lo si odia. Molti giovani si trovano a disagio con un ambiente pieno di regole che prevede un notevole impegno anche al di fuori delle sue mura, per altri invece è del tutto normale - magari anche soddisfacente - svolgere i propri doveri da studente.
Joey, al tempo, era una ragazzina a cui in fondo non dispiaceva la scuola. I suoi genitori hanno però rovinato il rapporto che aveva con lo studio: le propinavano costantemente compiti extra scolastici ed erano arrivati a far pesare enormemente quelle attività che inevitabilmente toglievano prezioso spazio alla fanciulla.
Disciplina e duro lavoro
Se c'erano da svolgere degli esercizi a lei toccava sempre farne degli ulteriori. Un saggio da scrivere? La madre la costringeva ad elaborarne un secondo.
Così ha trascorso tutto il periodo scolastico Joey Hadden, sin dalle elementari. Per la verità al liceo i genitori avevano smesso di assegnarle compiti extra, ma l'avevano comunque costretta a frequentare tutte le lezioni avanzate dei suoi corsi (non erano obbligatori).
Così i suoi pomeriggi erano sempre impegnati in un fitto studio e d'estate l'avevano "convinta" a fare volontariato. "Perché mi state facendo questo? Perché mi obbligate a fare molto più di quanto viene richiesto agli altri miei coetanei?", chiedeva spesso Joey frustrata da anni di una routine assai faticosa da sostenere. La madre un giorno l'aveva guardata e le aveva risposto con decisione.
Ne sarà valsa la pena?
"Perché tu puoi", erano state le parole della donna. L'autrice stessa ha rivelato questi dettagli che stiamo riportando. Sì avete capito bene, l'autrice: Joey è diventata una giornalista di professione che viaggia per tutto il mondo per via del suo mestiere!
Quindi ha confessato che il trattamento dei suoi genitori l'ha in realtà aiutata enormemente sebbene non abbia trascorso periodi sempre facili. Ora ammette che grazie a tutto quel lavoro extra assegnatogli dalla sua famiglia ha trovato sempre facile mettersi a studiare per gli esami e di quanto il suo cervello non sia mai stato "pigro" nemmeno per pochi giorni.
Adesso ringrazia per aver ricevuto quelle attenzioni, un chiaro segno di amore verso una figlia cui i genitori auguravano e pretendevano solamente il meglio.
Alle volte possiamo non capire le motivazioni dietro ad alcune decisioni prese da chi ci vuole bene, ma quello che siamo, chi diventeremo, dobbiamo ricordarci sempre essere merito anche di chi ci ha spinto oltre i nostri limiti ed incoraggiato a dare il massimo.