"Non criticate gli insegnanti senza sapere cosa e quanto fanno per i ragazzi": lo sfogo di una docente
Il lavoro dell'insegnante è molto importante. Sin da quando i nostri figli sono piccoli, entrano nel mondo della scuola - prima asilo - e si incamminano in un lungo percorso di formazione. Questa non è solo culturale, ma prima di tutto morale, etica e personale. Ritrovarsi tra i banchi anche in tenerissima età, vuol dire confrontarsi con gli altri, anche sui giochi, mettersi in discussione e crescere. In questa fase sono importanti ovviamente i genitori, ma non dimentichiamo mai quanto lo siano anche i maestri.
Trascorrendo nell'ambiente scolastico moltissimo tempo, è normale che i bambini e i ragazzi si affezionino ai loro insegnanti e che li prendano ad esempio. Sono loro che in collaborazione con le mamme e i papà fanno il lavoro più grosso. Eppure ci sono persone che stentano a comprenderlo e li criticano per ogni cosa che fanno. Questa è la ragione per cui la protagonista di questa storia non ha più voluto tacere e ha deciso di affrontare chi non comprende nel profondo il suo ruolo.
via Today
Katie Peters è una docente americana di scuole superiori e ha fatto scalpore per un video pubblicato sui suoi canali social. Lavorando da diverso tempo nel settore, questa donna e mamma ne ha sentite e viste di ogni tipo, ha sopportato critiche e commenti da parte di qualsiasi genitore, ma poi non ce l'ha più fatta.
Vedendo la situazione peggiorare di giorno in giorno e leggendo sempre più malcontento nei suoi confronti e in quelli dei suoi colleghi, ha deciso di agire. Si è messa davanti alla fotocamera e si è ripresa mentre parlava a tutti e spiegava quello che ogni giorno deve affrontare un insegnante. Non ciò che è palesemente davanti agli occhi di tutti, ma quello che gli altri non vedono o fanno finta di non vedere.
"Oggi ho insegnato per 6 ore, ho aiutato uno studente a trovare un alloggio - ha esordito - ho trovato un cappotto per una ragazza che non ne aveva uno, ho ascoltato un'altra che era alle prime armi con il ciclo, ho parlato con un giovane alle prese con la sua prima delusione d'amore. Ho scritto una lettera di raccomandazione per uno dei miei studenti per il college - ha proseguito - ho dato a un altro dei soldi per un taglio di capelli. Poi la campanella è suonata e loro hanno finito di stare a scuola, ma noi docenti no. Dopo aver concluso le lezioni sono andata a una riunione e poi a casa".
Impegni su impegni che non sembravano volgere al termine. Una volta rientrata in casa, poi, Katie ha raccontato di aver lavorato per altre 4 ore. La preparazione delle lezioni del giorno dopo le hanno preso molto tempo, ma necessario per renderle interessanti, accattivanti e far si che i suoi studenti mantenessero l'attenzione durante le ore di inglese, materia che insegna.
"Il nostro sistema educativo e sociale è come una macchina, è fatto di ingranaggi e se uno di questi si rompe per la cattiva informazione - ha confessato ancora Katie - tutto il resto vacilla. Vorrei solo che i genitori capissero quanto facciamo noi dipendenti della scuola ogni giorno e che quello che abbiamo fatto oggi, lo rifaremo domani con lo stesso impegno".
Un messaggio accorato non per ricevere complimenti o una pacca sulla spalla, ma per far capire che è necessario sapere cosa viene fatto costantemente prima di criticare. In molti hanno lasciato un commento, sostenendo le sue parole e affermando con convinzione quanto siano importanti i docenti per i ragazzi. Il loro impegno va ben oltre la semplice trasmissione di nozioni e la loro vicinanza serve ai giovani per la vita. Certo, non sono super eroi e possono sbagliare, ma è sempre meglio capire e poi indignarsi.
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